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Getty Images
Zbigniew Boniek, ex Juve e Roma, ha parlato a Libero proprio del big-match di campionato di stasera allo Stadium:
«Sulle vicende del club non riesco a capirci molto, vivo a Roma a 600 chilometri da Torino. Il mondo è cambiato, la Juventus dell’Avvocato non c’è più e John Elkann ha venduto l’Iveco, tanto per fare un esempio. Roba impensabile ai miei tempi».
La Roma, invece, giocherà per confermarsi al top.
«Non mi aspettavo assolutamente una partenza simile. Mi ha stupito».
Le piace come la fa giocare il Gasp?
«Molto, lui è un grande allenatore dai tempi dell’Atalanta. Il pressing alto, la difesa a uomo e la forza che vuole dai giocatori sono un marchio di fabbrica. Poi il Gasp mi piace perché parla diretto, non con frasi fatte».
Può concorrere sino in fondo per vincere il campionato?
«Liedholm prima e Capello poi hanno vinto il titolo con grandi squadre già solide. Questo sarebbe lo scudetto al limite dell’impossibile».
Vincendo a Bologna, Spalletti pare aver trovato la quadra.
«La Juventus non ha giocato bene sinora, non si è mai imposta ma i tre punti ottenuti a Bologna possono cambiarle l’atteggiamento e la stagione».
Entrambe le squadre hanno un grosso problema: l’attacco.
«A parte Inter e Napoli che hanno grandi bomber, chi non ha il problema del 9? Il guaio è che oggi è difficilissimo fare la prima punta in aree che sono trincee».
Obiettivo della Vecchia Signora, a -7 dalla vetta, è solo la zona Champions?
«La Juve, per storia e tradizione, parte sempre per vincere tutto. Il guaio è che da alcuni anni non raccoglie molto».
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