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Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Cristian Brocchi è tornato sul suo addio all'Inter. "Non la presi bene: ero amico di Vieri e Di Biagio e volevo giocarmela lì. Ma non mi fu data la possibilità di scegliere: arrivai una mattina alla Pinetina ed era tutto fatto. Però era una rivincita perché il Milan, dopo tanti anni nel settore giovanile, non aveva creduto in me. E poi invece mi acquistò".
«Con l’intelligenza e l’umiltà di capire come essere utile. Ho giocato sempre titolare prima e dopo il Milan, ma lì dovevo trovarmi uno spazio diverso e nobilitarlo. Ci riuscii e lo dimostrano le presenze. Io sono stato bene dappertutto, però lo spogliatoio di Milanello era un sogno: clima unico, amici veri».
«L’emozione più grande è l’euroderby: atmosfera incredibile a San Siro. Ma contro l’Ajax segnai un gol non visto: palla dentro di mezzo metro. Non lo ricorda nessuno perché poi vincemmo 3-2, ma se fosse finita 2-2 Galliani avrebbe mostrato l’immagine di quel gol insieme a quello di Muntari. La Champions è l’unica manifestazione in cui non ho segnato, a causa di quell’errore arbitrale».
(Gazzetta dello Sport)
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