Il difensore del Napoli, intervistato da La Stampa, ha parlato della lotta scudetto con l’Inter che affronterà il Torino
Il difensore del Napoli Buongiorno, intervistato da La Stampa, ha parlato della lotta scudetto con l’Inter che affronterà il Torino
Napoli, ma anche la Juve: voci o vero interesse?
«Interesse vero: mi hanno cercato prima che da Napoli manifestassero la volontà di portarmi qui, ci ho parlato, ma ho parlato, spesso, con me stesso: non potevo tradire la mia storia, sono nato e cresciuto granata».
Tradotto: grazie, ma non se ne fa niente.
«L'ho spiegato a Thiago Motta, per me un grande allenatore. Quando si era fatta viva l'Atalanta, avevo deciso di rimanere al Toro dopo un giro di consultazioni (sorride, ndr) con familiari, amici, conoscenti. Quando si è fatta viva la Juventus ho deciso da solo...».
Meno tre al traguardo della stagione, più tre sull'Inter. Ci siamo?
«No, un passo alla volta».
Quando avete capito di poter duellare fino all'ultimo colpo?
«Napoli-Inter, 1-1: segna Billing, pareggiamo sul finale una partita giocata alla pari, se non meglio. "Allora siamo forti", ci siamo detti tra di noi».