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Candela: “Inter, queste le lacune del Barça. In Catalogna sono convinti che…”

Candela: “Inter, queste le lacune del Barça. In Catalogna sono convinti che…” - immagine 1
Intervistato da Tuttosport, Antonio Candela, laterale del Valladolid, ha parlato di Inter-Barcellona
Gianni Pampinella Redattore 

Intervistato da Tuttosport, Antonio Candela, laterale del Valladolid, ha parlato di Inter-Barcellona. Il giocatore ha affrontato i blaugrana sabato sera: "Siamo scesi in campo col piglio giusto, difendendo con un blocco basso, simile a come ha fatto l’Inter nella semifinale di andata, chiudendo in vantaggio il primo tempo. Poi, visto che avevano iniziato molte riserve, sono entrati i titolari, con Yamal che però era già subentrato (al 36’, ndr), alzando la loro qualità. Sono una squadra davvero forte, che però può avere delle lacune che potranno essere sfruttate dai nerazzurri".

Inter

Quali? 

«Attaccano praticamente con tutti i giocatori in campo, così si possono sfruttare le ripartenze. Si è visto con l’Inter e anche noi abbiamo avuto 2-3 occasioni per segnare. Difendono altissimo, rischiano, tentano di mettere sempre in fuorigioco gli avversari. Sono molto bravi in questo, ma basta uno che salga male e l’attaccante avversario si trova in porta». 


Come è stato affrontare Lamine?

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«Gravitava dalla parte opposta alla mia. Mi ha colpito come giocasse con serenità, si vede che non ha pensieri e da un momento all’altro ti può fare una giocata decisiva, ha un talento estremo. Vibes di Messi? Esatto, sì. Ti fa divertire guardandolo. Nell’uno contro uno è micidiale, ti salta praticamente sempre, devi raddoppiarlo per fermarlo». 

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Lei ha giocato da braccetto contro il Barcellona.

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«Dalla mia parte c’era Raphinha: è meno appariscente di Yamal, più concreto, parliamo di chi segna di più al Barcellona, un altro calciatore fortissimo». 

Come si difende contro il Barcellona?

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«Devi essere collegato a livello mentale 98’. Non puoi permetterti di staccare la spina un secondo. Non danno punti di riferimento, creano spazio, devi difendere da squadra». 

Lewandowski o Ferran Torres?

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«Forse per il modo in cui difende l’Inter, mi viene in mente Acerbi uomo su uomo, sarebbe meglio se giocasse Lewandowski. Ma parliamo di calciatori fortissimi, non c’è una vera risposta». 

Come la vedono in Catalogna?

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«Sono convinti che il Barcellona passerà il turno, mentre io sono sicuro che l’Inter potrà dire la sua. Se i nerazzurri danno il meglio e approfittano degli errori avversari, possono conquistare la finale». 

Lei nelle nazionali giovanili ha giocato con Bastoni e Frattesi.

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«Bastoni è uno dei difensori più forti del momento, anche all’andata ha giocato una grande partita. Frattesi ci mette sempre la grinta giusta e può essere fastidioso anche a partita in corso». 

Chi può essere il calciatore decisivo dell’Inter per il passaggio del turno?

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«Attaccanti e centrocampisti devono essere bravi a uscire dalle pressioni avversarie. Per questo mi aspetto tanto da Calhanoglu e Barella». 

Sui piazzati l’Inter potrà fare male.

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«L’Inter ha molti più centimetri del Barcellona, come all’andata potranno sfruttare tali situazioni. Alla fine è un gol che conta quanto gli altri, anche se meno appariscente». 

Pensa possa essere una partita simile a quella di andata?

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«Mi aspetto una gara come quella di Barcellona, non penso in uno 0-0. Il Barcellona giocherà ancora all’attacco, non cambierà il suo stile. Sarà un match divertente, spero la spunti l’Inter». 

(Tuttosport)