Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex tecnico ha parlato della prossima stagione e del ruolo in campionato dell'Inter di Chivu

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Capello: “Inter prima rivale del Napoli. Lookman cambia tutto: la chiave può essere Calhanoglu”
«Il Napoli oggi è decisamente più forte. Ma non vedo il rischio che diventi il Psg o il Bayern: in Francia soprattutto, ma anche in Germania, le distanze sono ormai impressionanti. Da noi no, l’Inter è sfidante vera. Le altre sono in costruzione. Aspettiamo il mercato».
Il Napoli però allunga.
«Senza dubbio. S’è mosso con grande intelligenza, merito di Conte e De Laurentiis. Acquisti mirati che hanno aumentato numeri e qualità della squadra. Ma la nuova stagione sarà più complicata: campionato, Champions, Coppa Italia, Supercoppa. Se poi riuscisse davvero a dominare dovunque si dovrebbe parlare di capolavoro».
Chi insegue il Napoli?
«Oggi l’Inter è l’unica che possa competere per rosa e valore. Lookman è forte, cambia tutto, una scelta intelligente se dovesse arrivare».
Lookman può giocare con Lautaro e Thuram?
«Sono tre giocatori offensivi, capisco la perplessità, ma la questione è un’altra: si riesce se li convinci. Guardi Kvaratskhelia: nel Psg rientra e corre come mai ha fatto nel Napoli, e non è che Spalletti e Conte non glielo chiedessero… Luis Enrique ha trovato la chiave. Penso che Chivu, per esempio, possa trovarla per Calhanoglu che non è vecchio e un anno fa era secondo solo a Rodri tra i play».
Chivu com’è?
«Conosce bene l’ambiente e gli uomini di comando. E poi è un ragazzo intelligente, l’ho voluto io alla Roma, è capace, ha idee. Deve diventare leader e convincere la squadra. Il vero grande acquisto sarà la voglia di rivincita: hanno preso Esposito, Bonny, Luis Henrique, hanno bisogno assoluto di un centrale giovane e Leoni sarebbe un grande investimento. Ma devono riflettere su una cosa. Erano i più forti in Italia e sono arrivati secondi in campionato e Supercoppa, erano forti in Europa e sono arrivati secondi. Insomma, non hanno dato tutto quello che avevano. Devono dare di più».
Il Milan è più distante.
«La domanda vera sul Milan è: sta lavorando per la prossima stagione o a lungo termine? Perché, se l’obiettivo fosse la Champions, non sarebbe da Milan: la storia dice che il Milan lotta per lo scudetto. Oggi non è facile valutarlo. A casa Napoli stanno appendendo i quadri, a casa Inter si pensa alle rifiniture, a casa Milan siamo ancora ai lavori in corso».
Non è che la Juve abbia meno dubbi del Milan…
«Però ha messo a posto la difesa con Gatti e Bremer. Vediamo Tudor: l’ha portata in Champions ma non può accontentarsi della Champions, vale il discorso fatto per il Milan. La scommessa sarà Koopmeiners: doveva fare il McTominay, l’incursore da gol, non s’è mai visto. Lì davanti spero torni Kolo Muani che mi piace tantissimo, altrimenti resta Vlahovic, anche se il suo ciclo bianconero mi pare chiuso».
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