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Capello: “Scudetto, anche la Juve. Inter più obiettivi più fame. Inzaghi non deve inventare”

Capello: “Scudetto, anche la Juve. Inter più obiettivi più fame. Inzaghi non deve inventare” - immagine 1
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l’ex tecnico ha commentato la lotta al vertice nel campionato italiano
Andrea Della Sala Redattore 

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l’ex tecnico ha commentato la lotta al vertice nel campionato italiano

«Quattro squadre a giocarsi lo scudetto, un equilibrio mai visto, e siamo a marzo. Non si sa chi durerà di più... Così è davvero bello, avvincente».

I conti si fanno presto: per Capello in corsa c’è anche la Juventus...

«Assolutamente sì, la Juve è tornata ed è sempre... la Juve. Certo, tra le prime quattro è la più lontana dalla vetta ma è anche vero che a questo punto della stagione non avevamo mai visto una quarta in classifica a soli sei punti dal primo posto. Quella bianconera è una squadra in crescita, fresca, non ha più le coppe e gioca un altro calcio rispetto a poco tempo fa».


Domenica c’è lo scontro diretto con l’Atalanta: sarà partita da “fuori una”?

«Qualcosa sposterà senz’altro, vista la classifica. E sarà un test anche per gli uomini di Gasperini: ultimamente li vedo un po’ stanchi, meno briosi del solito. Soprattutto, dietro concedono più delle altre rivali in lotta per il titolo».

Anche l’Atalanta può concentrarsi solo sul campionato, come la Juve e come il Napoli. È l’Inter che ha tutto da perdere?

«Io capovolgerei il discorso: più obiettivi insegui, più alimenti la fame. L’ho toccato con mano negli spogliatoi delle grandi squadre che ho allenato: scegliere tra una competizione e l’altra non è un’opzione che i veri campioni possono contemplare. Il punto, semmai, è un altro».

Capello: “Scudetto, anche la Juve. Inter più obiettivi più fame. Inzaghi non deve inventare”- immagine 2

Quale?

«A Napoli ho visto una Inter stanca, fisicamente provata da una stagione così ricca di impegni. E gli infortuni hanno complicato le cose. Questo è il momento in cui si misura la forza di una rosa: l’Inter resta la più attrezzata per imporsi alla distanza, ha alternative di livello in tutti i ruoli e adesso chi gioca meno ha il dovere di dimostrarsi all’altezza della situazione. Inzaghi può pescare risorse dalla panchina, a patto di non “inventare” troppo: bisogna ridurre al minimo gli esperimenti tattici».

Il Napoli è dietro ma dopo l’1-1 con l’Inter ci crede più di prima.

«E fa benissimo. Ha dominato l’Inter, ha sfoggiato tutta la sua forza e presto Conte recupererà i big infortunati. E quel pareggio ottenuto in quel modo, dopo un forcing così intenso, è una metafora di quello che può succedere da qui a fine campionato».