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Caputi: “Giusto il no di Ranieri all’Italia. Nuovo CT? Non vedrei nulla di strano se…”

Caputi
"Forse era il caso di separarsi prima, dopo l'Europeo. Ora serve qualcuno che faccia cose semplici", ha detto Caputi
Matteo Pifferi Redattore 

Massimo Caputi, giornalista, ha analizzato ai microfoni di TMW Radio la situazione legata alla panchina dell'Italia:

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"No di Ranieri all'Italia? E' giusto, per lui perché aveva preso una decisione dal punto di vista professionale che era quella di non allenare e di avere un ruolo più centrale nella Roma. La chiamata della Nazionale è qualcosa d'importante per un personaggio come Ranieri, alla fine di un percorso di allenatore importante. Non è che ha detto no perché privilegia il club rispetto alla Nazionale. Innanzitutto Ranieri rispetta se stesso e un impegno preso quando lui per primo ha detto che non voleva più allenare. E ha preso un altro impegno importantissimo all'interno della Roma. Tutti hanno pensato a Ranieri per opportunità, sennò Ranieri l'allenatore della Nazionale poteva farlo anche tempo fa. In virtù di una parola data, era una questione di serietà dire no. E poi il doppio impegno non è qualcosa che si può fare bene".

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Italia, dopo il no di Ranieri su chi puntare?

"Credo che Spalletti abbia dimostrato di non essere l'allenatore giusto per questa Nazionale. Forse era il caso di separarsi prima, dopo l'Europeo. Ora serve qualcuno che faccia cose semplici. E' una situazione da acqua alla gola questa. Non ci vedrei nulla di strano nel ritorno di Mancini. E' un allenatore forte, che sa gestire una Nazionale. Dei big è l'unico disponibile ora, altrimenti ci sono altre due strade: Gattuso, De Rossi, Cannavaro o un allenatore straniero".