"Rinunciai alla Fiorentina ed a più soldi per andare all’Inter. Non mi sono mai pentito di questa scelta anche se negli anni in cui sono stato all’Inter non abbiamo vinto tantissimo ma ho giocato con grandissimi calciatori. Se c’è un rimpianto, sono le semifinali di Coppa Uefa con il Real Madrid ma non siamo riusciti a vincere niente. Ho questo rimpianto di non aver vinto niente perché quella era una grande squadra. Siamo arrivati secondi, in semifinale in Europa ma non siamo mai riusciti a vincere, però questa esperienza resta nei miei ricordi più indelebili"
Sul Mondiale del 1982
—"Abbiam battuto l’Argentina di Maradona, il Brasile di Zico, la Polonia di Boniek, poi in finale due miei compagni all’Inter Rumenigge e Hansi Muller. Non so cosa è successo, è scattato qualcosa dopo una prima parte deludente. Quel mondiale, al di là della vittoria, è ricordato perché all’inizio sembravamo una squadra disunita e poi dopo il girone a 3 ci siamo ripresi. Abbiamo battuto l’Argentina campione del mondo del 78 e il Brasile di Falcao. Ci siamo trasformati, Bearzot ci disse: “male che vada torniamo a casa” invece siamo atterrati 10 giorni dopo da vincenti e siamo andati al Quirinale. Io sono partito al mondiale da milanista e poi sono tornato da interista perché avevo 6 compagni di squadra interisti in campionato. Un ricordo indelebile per me"
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