Eventualmente accadesse, Conte lo chiama “prodigio”.
—"Ci sta: da tre sotto a tre sopra in sette giorni. Ora, a naso, mi sembra troppo tardi per credere in una contro-rivoluzione, anche perché Inzaghi avrà da pensare al ritorno con il Barça".
E il Napoli ha un calendario agevole ma non semplice.
—"Mai facile giocare a Lecce, né farlo contro questo Parma, che Chivu, cuore nerazzurro del Triplete, ha disegnato secondo esigenze precise. Le motivazioni non mancano a nessuno, però neppure a Conte: io non ce lo vedo capace di farsi agguantare. Ha il titolo in mano, se è riuscito a portarli lassù, non si farà spostare dal trono".
Ne mancano quattro, siamo in vista di una insospettabile sentenza: esiste un segreto, secondo lei?
—"La qualità del Napoli, certo inferiore all’Inter come tutte le altre, non è di secondo piano. E però Conte li ha messi in condizione di essere convinti delle proprie forze. È andato oltre. Si è pure impadronito dell’ambiente, perché vedo come vive la città. È sicuro, è un leader, è garanzia di successo: d’altro canto, è ben pagato proprio per questo".
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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