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Donadoni: “Milan mi ha deluso. Inter senza limiti. Stupito da Thuram. In Barella avverto…”

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Intervistato da Libero, Roberto Donadoni ha analizzato la stagione del Milan e ha parlato della lotta scudetto
Gianni Pampinella Redattore 

Intervistato da Libero, Roberto Donadoni ha analizzato la stagione del Milan. Inoltre il tecnico ha detto la sua anche sulla lotta scudetto. "Essendo anch’io, e da sempre, tifoso del Milan dove ho giocato con i risultati che sapete, posso dire di essere immensamente deluso. Con risultati così la responsabilità è di tutti. Tuttavia un club con Berlusconi presidente, Galliani ad e Braida re del mercato non sarebbe arrivato a questo punto".

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Da fuori, il Milan sembra tatticamente il caos: giocatori senza ruoli e organizzazione.

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«Eppure gli ottimi giocatori non mancano. Pulisic e Reijnders sono i primi nomi dai quali ripartire dopo un’annata così».


Leao: più croce che delizia?

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«Uno con il suo talento va guidato. Forse chi lo ha allenato quest’anno non lo ha facilitato».

Al Milan hanno allenato Leonardo, Inzaghi, Seedorf, Brocchi, Gattuso: perché lei non è stato mai contattato?

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«Non è così: mi venne chiesto da Boban, e questo non l’ho mai raccontato: avevo già firmato per lo Shenzhen e rifiutai, sono un tipo che rispetta gli accordi».

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Chi vince il campionato?

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«L’Inter ha una rosa con 2 giocatori per ruolo, e una coesione che fanno pensare non ci siano limiti».

Il giocatore che l’ha stupita in questo campionato?

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«Il Thuram nerazzurro».

Il tecnico più sorprendente?

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«Italiano, gran lavoro il suo».

Uno che ammira?

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«Barella. In Nicolò avverto quel senso di appartenenza al club che, oggi, è una rarità».

(Il Giornale)