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Getty Images
In una lunga intervista al Corriere dello Sport, Edin Dzeko ripercorre la sua carriera. L'attaccante, tornato in Italia dopo l'esperienza in Turchia, ricorda il suo periodo all'Inter con Simone Inzaghi in panchina. "Simo è una bravissima persona, fa star bene i ragazzi, lui dà grande libertà".
"Eravamo una squadra forte, io arrivai il secondo anno, ma nel primo lui proseguì il lavoro di Conte, non lo stravolse. I compagni mi dissero che Conte è un fenomeno, con lui sapevano sempre cosa fare e dove andare. Barella che partiva da 8 e s’abbassava a terzo dietro e tanto altro, erano movimenti codificati... Con Simone abbiamo alzato dei trofei, ed è stato bellissimo, ma anche vissuto un paio di giornate nere".
«E Bologna, Bologna non la dimentico».
«La Turchia non è un Paese facile, c’è tanta pressione, lì comanda twitter. Detta umori e malumori, condiziona l’ambiente. L’anno prima avevamo chiuso a 99 punti ed eravamo arrivati secondi, a tre dal Galatasaray, ma se ne avessimo fatti 105 saremmo arrivati comunque secondi... L’altra sera col Göztepe, che è una squadra forte, dopo che Talisca ha sbagliato il rigore al 93’ i tifosi del Gala hanno cominciato a tuittare che l’arbitro avrebbe voluto buttarla dentro, sottolineando il movimento del suo piede... Io so che Mou vuole assolutamente vincere il campionato, è quasi un’ossessione».
(Corriere dello Sport)
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