Juventus-Inter, la madre degli scandali: il fallo su Ronaldo che Ceccarini - l’arbitro - ignora è di Iuliano, suo ex compagno, giocavate fianco a fianco nella Salernitana. Ne avrete parlato.
—«Mai ammesso che l’intervento fosse irregolare. Mai una volta. Mai che l’abbia fatto nessuno. Lasciamo stare».
Salerno, il dolore per la caduta in B, poi ancora l’Inter, con Baggio.
—«L’immenso Robi, martoriato nel fisico. Poteva giocare con una gamba sola e forse lo faceva. Lavorava come un disperato per essere pronto per le partite. Un genio di una bellezza ammaliante».
Se l’è cercata: più lui o Ronaldo?
—«Dico Baggio, sperando che Ronie non se la prenda. E non solo perché Roberto è italiano».
Si ritrova in un limbo, ad un certo punto.
—«Napoli, comandano in due, Corbelli e Ferlaino, Maradona è lontano. Via Zeman subito, arriva Mondonico, ci ritroviamo in Serie B, in una situazione a dir poco caotica. Mi chiama il Bologna e forse non ero così scarso come pareva fossi diventato, segno pure parecchio, otto gol, con Guidolin si lavora bene, la società è organizzata».
E poi si ritrova alla Juventus...
—«Una decina di partite, con davanti difensori dello spessore di Ferrara e Thuram, con Montero e poi Iuliano e Tudor. Buffon in porta, Salas, Di Vaio, Del Piero e Trezeguet in attacco; Conte, Camoranesi, Nedved e Davids in mezzo. Continuo? E comunque, campioni d’Italia e un’altra delusione: perdiamo la finale di Champions, a Manchester. Ci andiamo senza Nedved, ammonito e quindi squalificato nella semifinale con il Real Madrid sul 3-0 per noi. Pavel era immarcabile a quel tempo, con lui avremmo battuto il Milan».
(Gazzetta dello Sport)
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