
Si presentò con la chioma platinata.
«Lanciai una moda. Un parrucchiere dell’epoca, Rolando Elisei, creò gli stili per me: meches bionde, argentate, capello lungo. “Hai rovinato mio figlio”, mi hanno detto negli anni tante mamme. I bambini volevano avere i capelli di Frey. Poi lo sponsor creò delle scarpe argentate in tinta coi capelli. E a Firenze nacque il famoso coro».
E di Adriano cosa ci dice?
«Un gigante d’argilla buono. La morte del padre ha azzerato il suo l’equilibrio. Ogni volta che mi chiedono di lui dico “che peccato”. Lui, Mutu e Ronaldo sono stati i più forti con cui ho giocato».
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