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Galante: “Ecco perché prendo Lautaro e non Kane. Inter-Bayern può deciderla…”

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Fabio Galante, ex difensore dell’Inter, ha parlato a Tuttosport di Inter-Bayern in programma domani sera a San Siro
Matteo Pifferi Redattore 

Fabio Galante, ex difensore dell’Inter, ha parlato a Tuttosport di Inter-Bayern:

«Il primo tempo l’ha vinto Lautaro, ha segnato un gol bellissimo, giocando una grande partita. Kane invece ha centrato il palo esterno. Sono due punte che farebbero comodo a chiunque nel mondo. Saranno protagonisti anche domani, visto che sono gli uomini su cui le proprie squadre si aggrappano quando c’è bisogno».

Lei ha giocato col brasiliano Ronaldo e ha marcato tantissimi campioni. Come si prepara un difensore quando deve fronteggiare un rivale così temibile?


«C’è poco da insegnare a Pavard, Acerbi, Bastoni, De Vrij e Bisseck. Sono tutti giocatori esperti, con tante partite sulle spalle. Poi sicuramente quando incontri un attaccante come Kane, ma vale pure per Lautaro, la concentrazione deve essere massima per tutta la partita, altrimenti l’attimo in cui ti rilassi, gli avversari ti possono far male. Io però non lo definirei uno scontro diretto: gli attaccanti si marcano anche col compagno di reparto, con l’aiuto del centrocampista affinché non arrivino palloni facili. Serviranno i raddoppi e così via: quando incontri i top, serve lavorare di squadra».

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Come si preparava quando doveva marcare un fuoriclasse?

«Allo stesso modo, che fosse la punta dell’ultima squadra in campionato o il capocannoniere del Real Madrid. Stessa concentrazione negli allenamenti, riti e alimentazione. Oggigiorno la partita contro Kane ti può dare anche qualche stimolo in più, ma a questi livelli i top player non spengono mai la lampadina, il campione è quello superiore agli altri nella testa».

C’è qualcosa di Ronaldo in Lautaro e in Kane?

«Ronnie era qualcosa di particolarmente eccezionale. Tante volte prendeva palla, scartava due, tre o quattro uomini e segnava. Quindi io non li paragonerei con Ronaldo, con tutto il rispetto. Certo però che sia Lautaro che Kane hanno una grande abilità nel sapersi trovare al posto giusto, nel momento giusto».

Avrà tanti aneddoti da raccontare su Ronaldo.

«In allenamento Simoni aveva paura magari che qualcuno di noi, senza volerlo, gli facesse male (ride, ndc). La verità è che con lui partivi sempre dall’1-0 in tuo favore. Io prima di entrare su di lui ci pensavo dieci volte».

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Chi fa più paura oggi tra Lautaro e Kane?

«La verità è che con entrambi fai un affare. Sono attaccanti che possono segnare in qualsiasi modo e in qualunque momento. Tra vent’anni sicuramente si parlerà di due calciatori che avranno avuto una carriera importante. Poi io ovviamente prenderei Lautaro, perché è il capitano della mia squadra, colui che trasmette i valori dell’Inter».

I nerazzurri sognano la semifinale.

«L’Inter ci arriva bene, dopo il 2-1 fuori casa dell’andata e dopo il 3-1 rifilato al Cagliari, dove c’è stato un po’ di turnover, il che significa che fisicamente e mentalmente ci arrivano molto bene. Poi sappiamo che la Champions si gioca su due partite, là è finito il primo tempo, abbiamo vinto 2-1, ma il Bayern Monaco a San Siro farà di tutto per passare. Non c’è nulla di facile. Servirà giocare bene e che gli episodi siano dalla tua parte, fermo restando che avendo vinto in Germania si partirà con un piccolo vantaggio».

C’è il pericolo di sentirsi già con un piede in semifinale?

«No, assolutamente, anzi le rispondo con uno nooooo, con tante o, le scriva mi raccomando. Non puoi stare tranquillo, il Bayern sa che può ribaltarla. E lo sanno anche Inzaghi e i suoi calciatori».

Il Bayern ha sempre vinto a San Siro nei precedenti.

«Ecco, vede. Questo certifica le difficoltà che si possono riscontrare quando affronti questo tipo di squadra. Non ho dubbi che l’Inter affronterà come si deve il match. E così facendo potranno anche riscrivere la storia di Inter-Bayern. Chi potrà decidere il match? A parte Lautaro e Kane, le dico Calhanoglu e Sanè».