Ci dica.
«Onestamente non mi aspettavo cosi rapidamente un'accelerata del Napoli. Pensavo ci volessero almeno un altro paio di anni dopo lo scudetto. Certo, Conte è uno che prova a vincere subito, ma così velocemente è stata una sorpresa. Quella del Napoli è una stagione straordinaria perché veniamo da un anno molto difficile. Pensavo che si potesse tornare tranquillamente in Champions e invece sono partiti subito a tutta velocità. Ma vorrei aggiungere una piccola riflessione».
Prego.
«Se il Napoli non dovesse vincere non si deve pensare che abbia perso. Questa stagione così da protagonisti non era prevista: sono state gettate le basi per aprire un ciclo. Dobbiamo guardare avanti».
Nell'anno dei 91 punti anche a voi toccava inseguire: cosa comporta per un calciatore?
«Quando sei sotto non puoi sbagliare perché pensi che se sbagli una partita è finita. E giocare in orari o giorni diversi ti mette pressione. Se non sei preparato bene puoi sbagliare perché per andare a cercare il gola tutti i costi concedi qualcosa a livello difensivo».
Cosa serve al Napoli?
«Lo aiuteranno i tifosi. Quando sei in casa loro spingono sempre e gli avversari si sgonfiano. E poi facciamo un po' il tifo per l'Inter in Champions: se va avanti lì magari perde un po' di energie per il campionato. E poi nelle coppe europee tifo sempre per le italiane: devo tanto alla Serie A».
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