Lei ha dedicato molte opere teatrali al calcio: dai vigili del fuoco di La Spezia che vinsero lo scudetto alle “tribù del calcio”, fino a Bundesliga ’44 e Arpad Weisz. Perché non c’è traccia dell’Inter?
—«Se ti trovi a parlare di Inter, pensi che sei costretto a parlare di tuo padre. Se lo fai con un libro, è una distanza e una misura, ma farlo da un palco è un po’ troppo e raccontare la tua vita è difficile... Mi piacerebbe
narrare l’intera storia del club, a partire dal tema dello straniero che è fondamentale dalla fondazione in poi».
(Fonte: La Stampa)
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