Nell’estate 1998 ecco il Milan.
—«Bierhoff, io e mister Zaccheroni: il tridente dei friulani a Milano (ride, ndr ). La chiamata del Milan è stata una gioia immensa. Le pressioni erano diverse, ma abbiamo vinto subito lo scudetto».
Il Milan ora un’anima italiana non ce l’ha.
—«In futuro avere più italiani in campo non è una scelta sbagliata, ma non è facile da realizzare perché la possibilità di scelta sul mercato è ridotta».
Si aspettava una stagione così dai rossoneri?
—«Forse sono mancate un po’ di calma e di stabilità. È un peccato perché il Milan per la sua storia meriterebbe un’altra classifica. Se non si qualificherà per la Champions, la prossima annata dovrà riorganizzarsi e rilanciarsi».
Intanto però può vincere la Coppa Italia.
—«Non sarebbe male perché vorrebbe dire eliminare in semifinale l’Inter e giocare in Europa League. I derby di Milano li ho vissuti con entrambe le maglie e me li ricordo bene: in carriera non ho mai trovato gare così avvincenti e sentite dalla gente».
(Gazzetta dello Sport)
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