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Due anni all'Inter, una bellissima esperienza. Con Mourinho ho avuto un bellissimo rapporto. La prima volta che ci parlai, lui parlava un italiano perfetto e si scusò perché non sapeva ancora bene la lingua. Ma lui parlava un italiano perfetto. Mi disse siamo in tanti: io voglio 24 giocatori, 21 di campo. Lui mi chiamò nel suo ufficio e mi disse: qua quello che decide sono io. Tu sei nella squadra, stai tranquillo, nel mercato ci saranno tante voci, ma tu stai tranquillo. La preparazioni fisica in Italia durava 45', correre, correre, salite... Con lui due settimane, ma fin dal primo giorno col pallone. Era esigente, ma sempre col pallone. Tante amichevoli, arrivavi pronto e non legato alla prima di campionato.
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