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Tra l’altro, in quella rosa c’era Arnautovic.
«Mourinho mi raccontò che appena arrivato gli chiese un colloquio per dirgli che avrebbe dovuto giocare al posto di Ibra: “Io sono più forte di lui”. Spero possa vincere un altro Triplete».
Ma Inzaghi ha qualcosa di Mourinho?
«Ognuno ha il suo modo di gestire la squadra e di lavorare. Non posso fare paragoni perché non sono mai stato allenato da Simone, ma a livello tattico Josè è più difensivo di lui».
Chissà che lanci avrebbe sfornato, lei.
«Io e Inzaghi saremmo stati una bella coppia. Coi piedi ho sempre avuto un bel mancino. Nel calcio di oggi avere un numero uno che sa giocare dal basso è un’arma in più. Io sapevo farlo».
Sommer è un portiere sottovalutato?
«Un po’ sì, se n'è sempre parlato poco. È una sicurezza. Prima delle partite Mourinho mi diceva: “Julio, avrò bisogno una o due volte di te. Vedi di esserci”. E io c’ero. Così come Sommer».
Se dovesse scegliere un giocatore di quest’Inter e infilarlo nella sua, chi sceglierebbe?
«Dribblo da sempre queste domande. L’Inter del 2010 è stata unica. Ancora oggi abbiamo una chat chiamata “Triplete”. La rosa di oggi ha la possibilità di fare ciò che abbiamo fatto noi».
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