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Intervistata dalla Gazzetta dello Sport, Lella Costa, nota attrice, ha raccontato anche la sua passione per l'Inter. Ecco le sue dichiarazioni:
«No, anzi. Il mio babbo era più milanista, poi ci sono state vicende che hanno un po’ spostato gli equilibri, alcune invasioni di campo... Sono legata all’Inter per il bellissimo incontro che ormai tanti anni fa ho avuto con Massimo e Milly Moratti, persone speciali che mi hanno spinto ad appassionarmi e a voler bene ai colori nerazzurri. Peraltro erano anni meravigliosi per l’Inter, culminati col triplete, e da allora è rimasto un grande affetto».
«Mi sembra che la squadra si sia davvero giocata tutto male, avrebbe potuto ottenere tanto e non ha vinto niente. Mi è dispiaciuto molto, ma se dicessi che ci ho perso il sonno mentirei».
«Sì, anche perché trovo che la tifoseria vada monitorata con grande attenzione. Ovviamente non mi riferisco alla sana passione o al senso di appartenenza. Però ogni santa domenica vediamo succedere delle robe vergognose e preoccupanti nelle strade e negli stadi. Quello è il modo maschile, perché le donne tifose restano una percentuale bassa, di considerare guerra qualunque forma di confronto. Bisogna ragionarci».
«Ho da sempre una grande ammirazione per Javier Zanetti, un uomo meraviglioso e un campione straordinario, come Giacinto Facchetti. Ho anche conosciuto il mitico Boninsegna, l’ho trovato follemente simpatico».
«Ad un festival di libri a Corbara ho incontrato Thuram padre, altro uomo magnifico, quindi guardo con affetto i suoi figli».
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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