Ci declina i 4 primi anelli di San Siro?
"Primo rosso, quello degli aristocratici e degli infiltrati influencer. Primo verde, estensione della Curva. Primo blu, io lo ricordo come quello riservato agli ospiti. Era un segno di eleganza. Primo arancio, è la tribuna Morfeo. Fu lui a dire che quel settore è frequentato da chi si presenta esclusivamente per insultare".
Qualcuno ha mai tirato fuori il primo arancio che è in te?
"Ricky Alvarez e Gasperini, quanto ho sperato andassero subito via".
Si immagini capitano dell’Inter. Cosa dice ai suoi compagni?
"Parlerei alla Mkhitaryan, gli direi di giocare come sappiamo perché in quel modo siamo i più forti".
Inzaghi o Conte?
"Non esiste neanche il parallelo. Conte rientra nella categoria dei grandi gobbi, il suo scudetto non me lo sono goduto neanche per intero per via del Covid. Inzaghi è un’altra cosa".
Un difetto di Inzaghi?
"Sembra che l’Inter voglia sempre stravincere, ma a volte è richiesto altro".
Ha un simbolo nerazzurro?
"Peppino Prisco perché è stato presente in tutti i momenti".
Da chi si è sentito tradito?
"Ho vissuto il passaggio di Vieri al Milan con disgusto".
Gli idoli di oggi?
"Barella, ma avete visto con quanta personalità sta tornando Lautaro dopo le difficoltà".
È scaramantico?
"In modo partenopeo".
Se le chiedo un pronostico?
"Il Milan ci arriva troppo in forma, attraversano un periodo magico. Sono i favoriti alla vittoria".
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