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Lucchesi: “Gattuso ti dà il cuore. Riduttivo pensare a lui solo come motivatore”

Lucchesi: “Gattuso ti dà il cuore. Riduttivo pensare a lui solo come motivatore” - immagine 1
Gennaro Gattuso sarà il nuovo commissario tecnico dell'Italia. Fabrizio Lucchesi, direttore sportivo che ha lavorato con l'ex Milan a Pisa, lo ha descritto così
Marco Macca Redattore 

Gennaro Gattuso sarà il nuovo commissario tecnico dell'Italia. Fabrizio Lucchesi, direttore sportivo che ha lavorato con l'ex Milan a Pisa, lo ha descritto così in un'intervista a Tuttosport:

Lucchesi: “Gattuso ti dà il cuore. Riduttivo pensare a lui solo come motivatore”- immagine 2

Alla Nazionale cosa può dare?

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«Chi lo definisce solo un grande motivatore, perché quando giocava era questo grande “cagnaccio” che mordeva gli avversari, esprime un giudizio limititativo. È un allenatore preparato, che studia, si aggiorna continuamente. Poi certo, senza dubbio l’aspetto caratteriale è importante nella sua personalità e io credo che in questo momento, per provare a ribaltare la situazione della Nazionale e dare una sistemata alla squadra, quella sia una qualità fondamentale. Poi in campo vanno i giocatori…».

...E l’Italia non ha a disposizione una generazione eccezionale.

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«Purtroppo in questo ciclo generazionale non c’è grandissima qualità. A Luciano (Spalle tt i, ndr), che ho vis t o crescere come allena t ore da dirigen t e dell’Empoli, dissi che la Nazionale sarebbe stata il coronamento di una carriera eccezionale e che era un’oppor t unità che non si poteva rifiutare, ma che non era stato fortunato sotto l’aspetto della qualità dei giocatori. Lo stimo e lo ritengo geniale ma non è riuscito a trovare il bandolo della matassa».

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Secondo lei cosa ha spinto Gravina a puntare su Gattuso?

«Penso che la scelta del presidente federale si sia fondata sulla ricerca del profilo umano adatto: Rino ha dentro di sé la capacità di entrare dentro ai giocatori e prendere loro il cuore. È quella capacità che permette a un allenatore di fare la differenza, portando i giocatori a dare il 110 per cento. Non è facile riuscirci, ma quando ci si riesce poi la squadra riesce a dare di più di quello che risulterebbe dalla somma dei singoli. Rino questa capacità ce l’ha molto marcata».

E forse è una capacità che in una Nazionale, dove il tempo per il lavoro tattico è poco, incide ancora più che in un club.

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«In Nazionale i giocatori non si allenano. Si scelgono e si gestiscono, non è che in tre giorni a Coverciano puoi migliorarli o dare schemi di gioco. Dai una filosofia, li gestisci e cerchi, ed è proprio quello che mi auguro Gattuso riesca a fare, di entrare loro dentro per spingerli a dare il massimo. Se c’è una speranza di recuperare questi Mondiali passa da questo».

(Fonte: Tuttosport)