Lo ha detto più volte e lo ribadisce con forza: Roberto Mancini tornerebbe subito sulla panchina della Nazionale. Dopo l'addio di due anni fa per volare in Arabia Saudita, l'ex ct azzurro, nel corso di un'intervista alla Gazzetta dello Sport, si candida per un ritorno all'Italia:

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Mancini: “Vorrei tornare in Nazionale. E’ un rischio, ma a volte bisogna prenderseli”
Se non abbiamo contato male, ha detto almeno tre volte di essersi pentito di come lasciò la Nazionale. Ce ne sta una quarta?
—«Soprattutto ci sta dire che se io e Gravina avessimo parlato di più in quelle settimane, e anche prima, per chiarire certe situazioni, non sarebbe successo nulla. Ma a volte si decidono anche cose sbagliate. È vero che non sentivo più la fiducia di prima, ma dovevo parlarne con il presidente: potevo farlo, questa è la mia colpa. Oggi, chissà, saremmo ancora insieme: per provare ad andare al Mondiale. E magari, dopo aver vinto l’Europeo, per tentare la doppietta».
E un motivo per cui tornerebbe?
«Perché per un allenatore non c’è cosa più bella che guidare la Nazionale: io ho vinto con i club, ma se vinci con l’Italia è un’altra cosa. E perché si tornerebbe sempre dove si è stati felici. Che sarebbe una bella sfida non ci sono dubbi. Anche un bel rischio, sì. Ma a volte bisogna prenderselo qualche rischio, no?».
Tornerebbe più perché sente di avere un conto in sospeso con i tifosi italiani o per il sogno di vincere il Mondiale?
—«L’unico debito che sento con i tifosi è proprio quello: che, come ho sempre detto, mi sarebbe piaciuto, e mi piacerebbe, vincere un Mondiale».
C’è spazio per ricomporre con Gravina?
—«Non credo sarebbe un problema. Ci siamo già visti, ci siamo parlati, il presidente sa che nella vita si fanno anche errori. Essersi capiti su questo è la cosa più importante, al di là di quello che accadrà».
Lo ha sentito?
—«Non negli ultimi giorni, ma non è passato tanto tempo da quando abbiamo parlato».
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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