Quarta semifinale di Champions: che emozioni e che sapore ha? La crisi sembra superata?
“L’importante è essere presenti qui, ci sono quattro squadre e ci siamo, vogliamo essere protagonisti e non una comparsa. Bisogna rimanere sempre in partita e non perdere mai la quadra contro una squadra talentuosa, stasera è solo il primo tempo dei due. Da tanto non riuscivamo a mettere insieme gli undici titolari. Sono sicuro faremo una bella partita”.
Le critiche verso Inzaghi? Il rinnovo è solo una formalità?
“Di Inzaghi non si guardano le settimane, si guardano gli anni. E sono stati anni straordinari per l'Inter, come si fa a rinunciare ad una figura come Inzaghi? Gran parte del merito è suo. In questo momento tutto si brucia con una velocità estrema, noi abbiamo uno zoccolo duro molto forte e solido, con la sua presenza che si fa sentire, è una presenza del nostro modello”.
Il più grande incasso di un club italiano porterà a una rivoluzione copernicana sul mercato?
“Più che di rivoluzione copernicana, parlerei di evoluzione. Abbiamo avuto grandi difficoltà economiche negli anni passati, abbiamo fatto di necessità virtù e nonostante questo abbiamo messo una parte sportiva di alto livello. Con meriti in primis dell'allenatore. Oggi abbiamo aumentato i ricavi e siamo orgogliosi. Siamo davanti a un finale di stagione con ricavi aumentati, ma questo è un fatto che ci inorgoglisce ma non è determinante. Determinante è vincere e vogliamo farlo. Vogliamo investire su profili che possono rappresentare un patrimonio per presente e futuro per il processo evolutivo. Non svincolati con ingaggi alti, ma giocatori che rappresentano un patrimonio. Fermo restando che già confermare un gruppo con tutte queste qualità è un punto di partenza”.
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