Il presidente dell'Inter Beppe Marotta è intervenuto durante la presentazione del libro di Vito Cozzoli. Queste le sue dichiarazioni:


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Marotta: “Italia figura quasi peggiore dell’Inter. Carenza motivazionale non tecnica”
La premessa è che lo sport dopo la religione è il fenomeno di aggregazione più consistente e lo si manifesta in tante cose. Chiaro che essere tifosi di una squadra non sempre ha una logica, a volte lo si fa per i nonni per esempio. È una fede, ha dei valori, abbiamo visto di recente bambini che piangevano perché la loro squadra ha perso. È testimonianza dell’emotività del fenomeno sportivo, questo è un patrimonio da salvaguardare. Oggi lo sport è una valvola di sfogo, è necessario, è punto di convergenza di tante emozioni. Questa cosa va tutelata. Io sono convinto che non sia vero che chi più spende più vince. All’interno di qualsiasi squadra e disciplina, ci devono essere senso di appartenenza, passione, motivazione. I soldi sono importanti, ma la parola più importante oggi è la sostenibilità. Oggi prima si delinea un bilancio, un piano di business, poi si raggiungono i risultati. Lo sport aggrega, abbatte le barriere di qualsiasi tipo: religiose, economiche e sociali. Quando abbiamo vinto la seconda stella sono rimasto stupito dalle persone che c’erano dove passava il pullman, di religioni diverse e non solo, questo è un patrimonio da salvaguardare.
Situazione che ha non ha una genesi negli ultimi anni. Baldini che vinto col Pescara nel post gara elencava i motivi. L'involuzione che abbiamo oggi è legata a tanti fattori, si pensa a raggiungere i risultati piuttosto che alla crescita. Mancano strutture, prima si gioca in strada e negli oratori. Credo che si possa fare bene, abbiamo gli allenatori migliori, i giocatori migliori, manca una passione forte. Come mai l'Italia ha fatto una partita così? Forse è stata ancora peggio di quella che abbiamo fatto noi. Abbiamo tanti gps, ma non c'è uno strumento che legge la mente. Credo che sia più una carenza motivazionale che tecnica. Lezione che ci deve servire per fare delle riflessioni.
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