Ha mai visto un video di Conte giocatore?
—«Sì, è molto simile a come è da allenatore. Ha una energia pazzesca, non è mai calmo o “lento”, ed è una cosa buona perché trasmette sempre molta carica. Per noi calciatori è molto importante perché anche in campo ci dà la forza di credere in noi stessi così tanto da poterci far fare qualsiasi cosa senza limiti. Dà molta sicurezza ai giocatori. Lo rispetto e lo ammiro, non solo sul campo e come coach ma anche per come conduce la sua vita: è impressionante, mai conosciuto persone simili a lui. È molto bravo, preciso e meticoloso. Anche a livello tattico, e credo che le persone all’esterno non realizzino veramente quanto lui sia eccezionale. Anche nella gestione della squadra, con gli obiettivi che ha. E la voglia di vincere sempre».
I suoi allenamenti sono così duri come dicono?
—«Molto duri, anche mentalmente. Ma nel calcio e nella vita non raggiungi nulla senza lavorare duramente, io provengo da una famiglia di lavoratori e per me il lavorare duro rappresenta la base dei miei valori. Non penso mai di non dare il mio massimo, voglio sempre essere al top. Ogni volta che vado in campo do tutto perché è così che sono stato educato. Ed è lo stesso modo in cui Conte conduce gli allenamenti o si approccia alle partite, e io lo condivido. A volte è complicato, ma devi mostrarti mentalmente in grado di gestire certi momenti. Lui tira fuori il meglio da tutti, non si vincono quattro campionati per caso. C’è una ragione dietro ai suoi successi, ha lavorato nel tempo molto bene anche come coach. Io voglio essere parte della sua storia e di quella del Napoli e spero di poter dimostrare la nostra forza anche nei prossimi anni».
(Gazzetta dello Sport)
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