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Mkhitaryan: “Modalità addio Inzaghi? Ecco cosa intendevo. Chivu vuole altro. Il mio futuro…”
Intervenuto a margine della presentazione del suo libro, Henrikh Mkhitaryan, centrocampista dell'Inter, ha parlato ai cronisti presenti. Le sue dichiarazioni raccolte dal nostro inviato Daniele Vitiello: "Col libro voglio dare un messaggio a tutti i sognatori, a tutti quelli che vogliono raggiungere qualcosa nella vita: di non mollare e crederci, di lavorare su di loro perché alla fine avrai i risultati. Sto provando a dare una strada per i giovani per far loro capire che devi lavorare e lottare per raggiungere gli obiettivi.
Futuro? Al momento non sto mollando e sto lottando: io faccio il massimo, a fine stagione valuteremo e vedremo se sono capace ancora a giocare. Se potrò dare ancora qualcosa a questa squadra giocherò un altro anno o altri due: altrimenti mi ritirerò. Non ho niente da rimpiangere, avrò 37 anni e ho giocato tanto: sarò felicissimo anche se mi ritirerò. Cosa intendevo con le mie parole sull'addio di Inzaghi? E' difficile lasciar andare un allenatore con cui hai lavorato tre anni e che ti ha dato tantissimo: specialmente a me, ho giocato sempre, si fidava di me. Lo ringrazio, è difficile lasciar andare uno che aveva quella fiducia in me: non dico che Chivu non ce l'abbia, ma è diverso e bisogna lavorare duro per capire cosa chiede. Sono sempre stato grato ai miei allenatori, non è mai facile lasciar andare uno che ti piace e ti vuole bene.
Milan-Como in Australia? Non posso rispondere perché non ci siamo noi, ma è un po' folle viaggiare 24 ore per una partita: ci sta se è un'amichevole alla fine o prima della stagione, sarà un po' pesante fare il viaggio e poi tornare col fuso. Ma non possiamo lamentarci, siamo pagati per giocare. Se l'Inter è più forte dell'anno scorso? E' ancora presto per dirlo: bisogna giocare fino alla fine e vedremo a che posto arriveremo. Abbiamo una rosa competitiva che può dare tanto: il Mister sta cambiando tanto, siamo tutti pronti ad aiutare la squadra e a raggiungere i nostri obiettivi.
Cos'è l'Inter per me? E' la mia ultima squadra: venendo qua a 33 anni non è facile adattarsi ad un posto con grandi campioni. Ho fatto del mio meglio per aiutare tutti. C'è una grande voglia di rivincita dopo Monaco, con noi stessi e non con un avversario, per vincere qualcosa quest'anno. Siamo molto contenti di poter giocare con Roma e Napoli di fila, ogni giocatore sogna di giocarle: saranno un esame per capire dove potremo arrivare. Le differenze tra Chivu e Inzaghi? Ogni allenatore ha la sua filosofia: Chivu chiede un gioco diverso, verticale, Inzaghi voleva più possesso. Ma è presto, Chivu è ancora giovane: ma ha un grande potenziale per diventare un grande".
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