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Moratti: “Inzaghi si avvicina a Mourinho, due vincenti. Marotta e Ausilio sono riusciti a…”

Moratti: “Inzaghi si avvicina a Mourinho, due vincenti. Marotta e Ausilio sono riusciti a…” - immagine 1
Massimo Moratti, ex presidente nerazzurro, racconta le sue emozioni in un'intervista rilasciata a Il Giorno da tifoso illustre che spera di tornare a gioire
Marco Macca Redattore 

Fra due giorni, l'Inter potrebbe replicare l'impresa di Madrid e tornare sul tetto d'Europa. Massimo Moratti, ex presidente nerazzurro, racconta le sue emozioni in un'intervista rilasciata a Il Giorno da tifoso illustre che spera di tornare a gioire:

Moratti: “Inzaghi si avvicina a Mourinho, due vincenti. Marotta e Ausilio sono riusciti a…”- immagine 2

«Come tutti sono in tensione. Non ho mai dovuto faticare troppo la sera per addormentarmi, ma quando c'è l'Inter sale la tensione e sarà cosi la notte della vigilia e soprattutto la sera del 31 maggio. Quanta tensione…».


Rispetto ad Istanbul si arriva pero da favoriti…

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«Si ma non ci si deve fidare di questo, tutte le finali sono imprevedibili. Poi quando parli di Inter sai sempre che può capitare di tutto. Non esistono missioni impossibili, e neppure facili».

Per i Moratti, si sa, la Champions League o se preferisce la Coppa dei Campioni è sempre stato un affare di famiglia, visto l'albo d'oro dove compare il suo nome e per due volte quello del suo papà Angelo…

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«Arrivare ad un appuntamento come la finale di Champions League è un motivo di grande orgoglio. Aggiungiamo il fatto che questa volta l'Inter arriva sino in fondo dopo aver eliminato Bayern Monaco e Barcellona, e questo dà certamente più valore e prestigio all'impresa. Anche se questa non è più l'Inter della famiglia Moratti».

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Lei in passato era stato critico verso Simone Inzaghi, ma negli ultimi tempi sembra essersi ricreduto…

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«Vero, e questo mi fa piacere. Nella vita si può sempre fare un passo indietro. Inzaghi ha fatto molto bene, la squadra gioca bene a calcio e malgrado alcune sconfitte in campionato ha portato a casa risultati importanti».

Una differenza tra il suo Mourinho e Inzaghi?

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«Simone si avvicina a Josè. Vero, hanno due caratteri diversi, forse Inzaghi è più tranquillo ma entrambi sanno come si vince. E poi Simone mi piace perché sa come farsi amare dalla squadra. E non smette mai di studiare, di imparare».

La forza di questa Inter rispetto alla sua?

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«Credo che negli ultimi anni Marotta e Ausilio abbiano messo insieme una squadra fortissima, con 22 elementi di livello malgrado un budget limitato. E poi la mia era una squadra con tanti stranieri, questa invece ha tanti italiani e tutti fortissimi. Pero, ripeto, bisogna dire bravo soprattutto a Inzaghi, che ha saputo amalgamare questo gruppo. Abbinare coesione, risultati e bel gioco è una delle cose più difficili».

(Fonte: Il Giorno)