Lei in passato era stato critico verso Simone Inzaghi, ma negli ultimi tempi sembra essersi ricreduto…
—«Vero, e questo mi fa piacere. Nella vita si può sempre fare un passo indietro. Inzaghi ha fatto molto bene, la squadra gioca bene a calcio e malgrado alcune sconfitte in campionato ha portato a casa risultati importanti».
Una differenza tra il suo Mourinho e Inzaghi?
—«Simone si avvicina a Josè. Vero, hanno due caratteri diversi, forse Inzaghi è più tranquillo ma entrambi sanno come si vince. E poi Simone mi piace perché sa come farsi amare dalla squadra. E non smette mai di studiare, di imparare».
La forza di questa Inter rispetto alla sua?
—«Credo che negli ultimi anni Marotta e Ausilio abbiano messo insieme una squadra fortissima, con 22 elementi di livello malgrado un budget limitato. E poi la mia era una squadra con tanti stranieri, questa invece ha tanti italiani e tutti fortissimi. Pero, ripeto, bisogna dire bravo soprattutto a Inzaghi, che ha saputo amalgamare questo gruppo. Abbinare coesione, risultati e bel gioco è una delle cose più difficili».
(Fonte: Il Giorno)
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