Rientra da un infortunio dopo 50 giorni. Giocherà col Milan domenica?
—«Lo spero ma decide Conte, ovviamente».
Che allenatore è Conte?
—(Sgrana gli occhi e ride) «Molto simpatico! Sono serio: pretende tanto da ogni giocatore. Per me è perfetto perché quando un allenatore non è esigente tendo a rilassarmi. Tira fuori il massimo, ti stimola, ti motiva come nessuno. E ti rimprovera anche, mi è successo dopo due settimane che ero qui».
Ce lo racconta?
—«Avevamo fatto un’amichevole e diciamo che non mi ero impegnato, mi chiamò da parte in maniera chiara e diretta. In quel momento capii bene però chi avessi di fronte e come dovevo comportarmi. Mi è servito».
È vero quello che si dice sui suoi allenamenti durissimi?
—«Sono i più duri che abbia mai fatto. Ho corso di più in questi 6 mesi che nel resto della mia carriera finora».
La squadra più forte?
—«L’Inter come organico. Col Napoli non ci ho giocato contro ma col Benfica l’ho incrociato tre volte e mi ha fatto impressione. Bastoni mi ha messo in difficoltà».
(Corriere della Sera)
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