Sulla punizione meravigliosa:
"Mi alleno sempre sui calci piazzati, in ogni seduta cerco di provare e migliorarmi. In allenamento ci scherziamo a volte, ma l’idea è sempre quella: tentare di calciare al meglio possibile. Quando il pallone è entrato non posso dire di essere rimasto sorpreso, perché mi preparo tanto per queste situazioni. Direi piuttosto che sono stato molto felice".
Il legame con il Como e con la città:
"Dal primo giorno qui ho sentito l’amore della gente, davvero. Questo mi ha aiutato molto, perché in campo scendo con più fiducia e sono molto più sereno. Posso dire che mi sento come a casa e sono grato a tutti i tifosi per il sostegno costante. Per me è un orgoglio dare gioia a chi mi sostiene".
Obiettivi?
"In realtà non mi metto obiettivi di numeri, non penso a “10 gol o 10 assist”. Cerco sempre di concentrarmi partita per partita, di studiare la miglior maniera per rendere al massimo in campo. Lavoro giorno dopo giorno, poi i risultati arriveranno poco a poco. Quello che conta è crescere insieme alla squadra".
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