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Vincenzo Raiola, agente di Donnarumma, ha parlato a La Gazzetta dello Sport del portiere del PSG, finito al centro di tante discussioni anche per il contrasto che ha provocato un infortunio pesante a Jamal Musiala del Bayern Monaco:
«È una questione di decimi di secondo, in questi casi basta un attimo perché la parata si trasformi in fallo di rigore. Gianluigi è arrivato per primo sul pallone e non poteva più evitare il contrasto. È ingiusto pensare che volesse far male a Musiala cui auguriamo che si ristabilisca presto e torni più forte di prima. Non ha voluto far finta di niente, Gigio è un ragazzo molto sensibile. Non sarebbe stato in grado di sostenere la scena e ha preferito allontanarsi per lasciare che i medici si occupassero al meglio di Musiala. Una volta negli spogliatoi ha persino acceso il telefono. In tanti anni che lavoriamo insieme non l’aveva mai fatto. Di solito lo spegne un’ora prima del fischio d’inizio per concentrarsi sulla partita e lo riaccende dopo la gara. Stavolta mi ha mandato un messaggio alla pausa per dirmi che era scosso e che non l’aveva fatto apposta».
«Capisco Neuer ma come dice Courtois, è normale che difenda il suo compagno di squadra. Neuer ha ragione pure quando sostiene che ci si possa comportare diversamente. È vero, ma siamo tutti diversi e ognuno si comporta come può. Si è trattato di un episodio di gioco nell’eterno duello tra portieri e attaccanti. A dicembre, Gianluigi ci ha quasi rimesso un occhio in un contrasto con un giocatore del Monaco. E Neuer nel 2014 colpì in uscita con i pugni Higuain, nella finale del Mondiale tra Germania e Argentina. Poi si scusò anche se ammise che voleva sventare un pericolo per la sua squadra, sapendo che rischiava di far male all’avversario».
«Era molto preoccupato e rattristato. Rinnovo? Ci stiamo parlando, non è anomala una trattativa così lunga perché si parla del portiere più forte al mondo. Per me, Gianluigi merita il Pallone d’oro. Dembélé ha fatto tanto con i suoi gol, ma senza le parate di Gianluigi contro Liverpool, Aston Villa e Arsenal, il Psg non avrebbe mai vinto la Champions League. Siamo ottimisti. Il Psg è un grande club. Lasciamo passare queste ultime partite. In ballo c’è il culmine di una stagione già storica. Poi cercheremo di trovare un accordo in tempi ragionevoli».
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