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A oggi Inzaghi e Luis Enrique sono tra i migliori al mondo? Ecco la risposta di Walter Sabatini a Tuttosport sui due allenatori della finale di Champions League.
«Simone era già molto bravo ai tempi della Lazio, dove giocava un calcio importante. Poi all’Inter è diventato mostruoso. Si è abituato a ragionare in modo diverso, in nerazzurro la vittoria è una necessità, non un’opzione. La pressione è totale, c’è una tradizione da rispettare.
Luis Enrique alla Roma non accettò le nostre richieste, quasi disperate, di un contratto lungo. Non era stato rispettato da alcune frange della tifoseria, non solo andò via, ma restò fermo un anno. Poi andò al Celta Vigo quindi, da figlio del Barcellona ecco il Triplete, lanciando pure calciatori giovanissimi, cosa che ha fatto pure in nazionale, tracciando la strada per i successi della Spagna».
Luis Enrique allora era una sorta di Ufo per l’Italia?
«Sì, poi oggi la Roma sarebbe prontissima a riaccoglierlo. Allora forse era presto. Resto orgoglioso di averlo scelto».
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