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Sacchi, forse ti confondi: “Inter ha speso tanto sul mercato. Ma quel doppio impegno…”

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Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex tecnico ha parlato della lotta a tre tra Inter, Napoli e Atalanta in testa al campionato
Andrea Della Sala Redattore 

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex tecnico Arrigo Sacchi ha parlato della lotta a tre tra Inter, Napoli e Atalanta in testa al campionato:

Il 5-0 in trasferta a Empoli è una chiara dichiarazione: i bergamaschi non si tirano indietro per lo sprint.

«La squadra di Gasperini è uscita dalla Coppa Italia e dalla Champions League. Adesso metteranno tutte le loro energie per arrivare al titolo, ne sono convinto. La vittoria di Empoli dice che l’ambiente è sano, che la demoralizzazione per l’uscita dalla Champions è stata assorbita, e quelle piccole discussioni che sempre ci sono in ogni squadra sono state superate. Per me, l’Atalanta si giocherà lo scudetto fino all’ultimo».


Particolare di non poco conto, sabato c’è la supersfida tra Napoli e Inter, e dunque l’Atalanta può guadagnare terreno.

«L’Atalanta è a tre punti dalla capolista Inter, non certo un’enormità. Quindi ritengo che tutto sia possibile. Sabato c’è il duello di Napoli e l’Atalanta è impegnata in casa contro il Venezia... I bergamaschi ce la possono fare per varie ragioni».

Ce le può elencare?

«Sono quattro. A Bergamo c’è un club solido, ci sono dirigenti competenti che sanno proteggere l’ambiente e aiutare allenatore e giocatori. E questa è la prima ragione che fa dell’Atalanta una squadra modello. La seconda ragione: l’allenatore è bravo e sceglie i calciatori con cui deve lavorare. Terzo motivo: a Bergamo ci sono persone affidabili, che non tradiscono nel momento del bisogno. Quarto motivo, ma non certo ultimo: il gioco. L’Atalanta è una squadra compatta, che si muove in modo armonioso sul campo. Attaccano in undici e difendono in undici. Questo stile mi piace e mi auguro che Gasperini, autentico maestro, continui la sua opera straordinaria a Bergamo. L’Atalanta è un esempio per tutta l’Europa».

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L’Inter e il Napoli, però, sono davanti e hanno più esperienza di lotta al vertice.

«L’Inter, l’ho detto in tempi non sospetti, è la squadra più attrezzata per vincere, ma questo non significa che vincerà. Ha organizzazione, ha esperienza, e ha anche speso tanto sul mercato. L’impegno in Champions, tuttavia, può essere una distrazione e può sottrarre energie fisiche e psicologiche».

E il Napoli?

«Vediamo che cosa combina sabato contro i nerazzurri. A Como ha preso una brutta botta e mi dispiace perché Conte e i suoi ragazzi avevano fatto una vera impresa a stare lì davanti. Ora Antonio dovrà ritrovare quella brillantezza di gioco che lo ha portato al vertice. Ce la può fare, ma in questo momento noto una flessione».