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Suo fratello Pio ha bisogno dei suoi assist...
«Per me è una gioia doppia quando riesco a farlo segnare, vedere la crescita che ha avuto in questi due anni è motivo d’orgoglio e mi fa rendere meglio. Da qui alla fine di assist ne avrà ancora».
Come nasce la vostra formidabile intesa?
«Abbiamo cominciato a giocare al campetto, ci conosciamo a memoria e non facciamo fatica a trovarci. A volte io e Seba lo mettevamo in porta perché Pio è il più giovane e si arrabbiava. Ma per fortuna a Castellammare siamo cresciuti in un quartiere in cui si pensava solo a giocare a pallone, imparando la furbizia e la cattiveria».
A La Spezia vivete insieme?
«Quest’anno ci siamo staccati perché sappiamo che un giorno ognuno avrà la sua strada e lui si deve abituare... Però siamo sempre insieme, soprattutto a cena».
Sebastiano è all’Empoli, i genitori a Brescia. Quando vi vedete?
«Prima Seba era alla Samp, quindi siamo sempre vicini per fortuna. Un’ora e ci troviamo, quando scendono i genitori ci vediamo a metà strada, magari a Forte dei Marmi».
Pio è pronto per l’Inter?
«Sa che deve crescere step by step, questo lo aiuta. Il suo agente Mario Giuffredi lo consiglia bene e insieme faranno le scelte migliori, ovviamente insieme all’Inter che su di lui punta molto».
Invece l’Inter in lei non ha creduto e nel 2018 l’ha ceduta alla Spal per 75mila euro. Rimpianti?
«No... E’ stata una decisione che mi ha spronato a dimostrare che qualcuno si era sbagliato. Ma per me resta un’esperienza fantastica: ho vinto due campionati e una Supercoppa e trovato tanti amici. C’era anche Adorante, che sta facendo grandi cose proprio nella Juve Stabia. Strano vero?».
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