Disse anche che lei era «nata in una culla de ouro».
—«Papà ci ha fatto nascere e vivere bene, è stato un padre rigido e dolce, molto dolce. Le cose ha dovuto sempre guadagnarsele e ci ha impartito la lezione più importante. Era buono e paterno anche con i giocatori. Per l’ultimo compleanno, quando era in terapia intensiva, mi chiese di vedere Francesco e Montella. Ma voleva bene anche a Daniele, a Di Francesco».
Anche con Moratti i rapporti erano buoni?
—«Sì, e non dimentico che quando battemmo l’Inter nella finale di coppa Italia fece suonare il nostro inno allo stadio. Ci siamo sentiti di recente, ha chiamato lui per chiarire un episodio».
Quello di Totti venduto all’Inter.
—«Quello, mai successo».
(Corriere dello Sport)
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