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fcinter1908 news interviste Simonelli: “Serie A alle 20 e risolvere emergenza stadi. In arrivo provvedimento su sostenibilità”

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Simonelli: “Serie A alle 20 e risolvere emergenza stadi. In arrivo provvedimento su sostenibilità”

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Intervistato dal Corriere della Sera, il presidente della Lega Serie A ha parlato delle "riforme" che vorrebbe portare nel nostro calcio
Andrea Della Sala Redattore 

Intervistato dal Corriere della Sera, il presidente della Lega Serie A Ezio Simonelli ha parlato delle "riforme" che vorrebbe portare nel nostro calcio:

Come nasce il suo legame con il calcio?

«Ha origini lontanissime che risalgono addirittura al 1982. All’epoca ci fu un contenzioso fiscale fra la Figc e lo Stato per i premi del titolo mondiale. Ero un giovane praticante che lavorava nello studio del commercialista dell’Inter. Insieme presentammo al presidente della Federcalcio, Sordillo, la linea difensiva della federazione. I giocatori che si fecero rappresentare da me vinsero la causa. Gli altri che scelsero un altro professionista la persero».

Come giudica il primo semestre del suo mandato?

«Positivamente e confido che anche i presidenti delle società abbiano la stessa opinione. Mi avevano parlato di un’assemblea rissosa, invece finora si è dimostrata compatta. Tutti remiamo nella stessa direzione».

Simonelli: “Serie A alle 20 e risolvere emergenza stadi. In arrivo provvedimento su sostenibilità”- immagine 2

Mai nessuno ha alzato la voce in assemblea, incredibile!

«Al momento stiamo discutendo di temi e progetti di interesse comune. Forse quando torneremo ad affrontare argomenti finanziari aumenterà la dialettica».

Non tutti i club l’hanno appoggiata, come li ha conquistati poi?

«Quando sono stato eletto non ho detto di voler essere il presidente di tutti, come spesso accade in simili casi, frase di circostanza che poi spesso non corrisponde ai fatti. Ho detto invece che sarei stato il presidente che ascolta tutti. Diciamo che mi riconosco doti di buon senso e appunto di ascolto, seguo la via del dialogo e della diplomazia: del resto dopo dieci anni da console del Canada …».

 

Ritiene che servirebbero maggiori arti diplomatiche?

«Nel mondo sicuramente. Mi ricordo un giorno a Villa Certosa dove Silvio Berlusconi chiamò Putin per cercare di risolvere una grave tensione che l’Europa intera viveva in quel momento. Fu decisivo quell’intervento. Più modestamente nel mio ruolo cerco di evitare le guerre di sistema tenendo rapporti con i presidenti dei club e delle leghe dei maggiori campionati europei e delle istituzioni calcistiche».

Quali sono le urgenze del calcio?

«La prima è legata al discorso stadi, una vera emergenza per il Paese. Faccio una battuta: per fortuna non siamo degli appassionati bevitori di birra, altrimenti sarebbe un problema andare in bagno negli impianti. Il problema va affrontato non solo in vista di Euro 2032».

Le altre?

«I temi fiscali: se vogliamo rinverdire i fasti della Nazionale occorre investire sui vivai e in tal caso servono degli sgravi. Infine la pirateria, la madre di tutte le battaglie. Il danno economico per lo sport è di 350 milioni l’anno: sono partite le prime sanzioni per colpire l’utilizzatore del cosiddetto “pezzotto”, bisogna far capire che chi si affida alla pirateria sta rubando, quindi è un ladro. È un fatto anche culturale».

La preoccupa la situazione finanziaria dei nostri club?

«I conti economici destano allarme in tutta Europa, ma a breve licenzieremo un provvedimento sulla sostenibilità. Stiamo lavorando in collaborazione con la Figc». Non rivela quale sarà questa mossa economica concertata…

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Con il suo avvento il rapporto fra la Lega col presidente federale Gravina è migliorato?

«Alla mia elezione dissi ai club che la conflittualità con la Figc era un controsenso. Sarebbe come per una quotata litigare con la Consob».

Non ha richieste da avanzare alla federazione?

«La serie A mantiene tutto il movimento, ma abbiamo solo il 18% di rappresentatività. Questo minor peso viene controbilanciato in termini di qualità dei rapporti. L’esempio è Milan-Como a Perth».

È’ fiducioso di poter disputare in Australia quella gara di campionato?

«La Figc ci ha dato semaforo verde ed essendo Gravina vicepresidente Uefa confido che ce lo fornisca anche Ceferin. Quanto alla Fifa, Infantino mi ha ascoltato con attenzione. Del resto, San Siro non sarà disponibile a causa delle Olimpiadi invernali».

De Laurentiis ha usato toni duri per lo stato economico del calcio in Italia. Esagerato?

«Non vedo scenari apocalittici: i diritti tv domestici sono stati venduti fino al 2029. Certo ora ci dobbiamo concentrare sulla cessione dei diritti all’estero, settore dove dobbiamo migliorare. Ecco perché mi sarebbe piaciuto disputare tutta la prima giornata lontano dall’Italia».

Dove?

«Negli Usa, avevo ricevuto una proposta economica. Sarebbe bello poterlo fare in futuro, quando magari ci saranno regole più permissive».

Ci sono troppi stranieri nel campionato?

«Non conta il numero, ma se sono di qualità. Sono arrivati Modric, De Bruyne, David, Noa Lang, Baturina. Servono i campioni per vendere le partite all’estero: anche io vorrei i nuovi Totti e Del Piero, ma non ci sono. Prima l’alto numero di stranieri nel nostro campionato veniva associato con i benefici fiscali del Decreto Crescita. Ora quel decreto, che ha dato indubbi risultati positivi, non è più in vigore, ma il numero di giocatori comprati all’estero è aumentato».

Come guarda al percorso della Nazionale?

«Con apprensione, ma anche ottimismo e fiducia su Gattuso, sarebbe una catastrofe non partecipare alla terza edizione consecutiva del Mondiale».

La foto del campionato?

«Direi che anche senza le stelle come accadeva tempo fa, il nostro torneo resta il più interessante d’Europa: in sei anni hanno vinto quattro squadre diverse. Nessun campionato ha un grado di incertezza come il nostro».

Cosa vorrebbe cambiare?

«Vorrei far appassionare i giovani che sono distratti dai social. Le partite non possono di sera iniziare alle 20.45, devono cominciare prima al fine di attrarre i clienti del futuro: dipendesse da me fisserei il fischio di inizio alle 20».