Stefano Tirelli, mental coach e docente all'università La Cattolica di Milano, ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport del campionato di Serie A ormai alle porte: "Effettivamente questo inizio può riservare delle sorprese. Lo scorso torneo è stato estremamente impegnativo, sia dal punto di vista fisico che mentale e sarà molto interessante osservare come alcuni giocatori riusciranno a reclutare le proprie energie ‘globali’ (fisiche e mentali) per ripartire con una performance capace di durare nel tempo. Ci saranno calciatori che mostreranno una maggiore resilienza: saranno quelli in grado di ‘nutrirsi’ di nuovi obiettivi e di nuove aspettative, attingendo anche a riserve fisiche ed energetiche che altri, probabilmente, non avranno. Questo potrebbe determinare una differenza significativa in termini di forza fisica e mentale tra alcuni atleti e altri".

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Tirelli: “Chivu ha il compito più difficile. L’aspettativa per l’Inter è la più alta”
Lo stesso discorso vale per gli allenatori?
"Certo. I tecnici restano forse le figure più stressate, perché costantemente sotto i riflettori e percepiti come i principali responsabili, nel bene e nel male, dei successi o degli insuccessi della squadra. In realtà, sappiamo bene che i risultati vanno sempre condivisi non solo tra tutti i membri del team ma anche all’interno dell’intera società calcistica, ivi compresi i protocolli di preparazione fisica e riabilitativa dell’intero organico".
Chivu può dare una scossa mentale all'Inter che nel 2024-25 è arrivata a un passo da campionato, Champions e Supercoppa, ma non ha vinto niente?
"Quello di Chivu è probabilmente il compito più difficile che spetta ad un allenatore di Serie A in questa nuova stagione. Quella passata, per l’Inter, può essere una stagione elaborata e metabolizzata mentalmente solo laddove le caratteristiche soggettive dei singoli giocatori possano rappresentare un’attitudine verso il desiderio di rivalsa, dopo sconfitte che inevitabilmente lasciano un segno in termini di autostima e di compattezza di squadra. Per alcuni atleti questa può essere una leva importante, mentre per altri potrebbe trasformarsi in una sfida impervia: lo strascico delle delusioni, il non aver conseguito alcun titolo pur avendolo sfiorato fino all’ultimo secondo in tutte le competizioni, rischia infatti di essere difficile da elaborare e superare. Chivu, però, porta dentro di sé un’anima particolare: quella dell’ex calciatore che ha sempre dimostrato un atteggiamento da combattente e che, proprio dalle situazioni più difficili, ha sempre saputo estrapolare energie propulsive. È questo lo spirito che potrà trasmettere alla squadra. L'aspettativa per l’Inter di oggi, è forse la più alta di tutte le altre big del campionato: i tifosi nerazzurri, in Italia e nel mondo, si aspettano una stagione che riservi almeno un trionfo tra i grandi obiettivi che sarà chiamata ad inseguire".
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