Prego.
«Ho fatto undici derby senza Var, vivendo situazioni veramente grottesche. Mi sento dire che sono l’ultimo ad aver vinto un derby, sarebbe stato bello essere quello che ne ha vinti quattro o cinque. E con il Var ne avremmo portati a casa almeno altri tre o quattro».
Nello spogliatoio quanto sentivate il derby?
«Ormai usiamo le frasi fatte, penso che definirlo “una partita a sé” sia assolutamente centrato per i derby e in particolare per quello di Torino. Te lo fanno vivere i tifosi giorno dopo giorno, bisogna solo avere la capacità di gestire le emozioni e mettere a fuoco quello che bisogna fare per portare a casa la partita».
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