Perché l’Inter è così forte sui piazzati?
“Ha degli interpreti eccezionali, arrivano dentro calciatori con grandi capacità aeree e c'è un battitore straordinario come Calhanoglu. Entrambe le cose sono fondamentali. Le squadre di Simone Inzaghi poi hanno sempre segnato parecchio su palla inattiva. Il tiro è fondamentale, il battitore è come il quarterback del football americano. Quando hai uno come Calhanoglu, la sua qualità ti aiuta tantissimo anche a livello psicologico, perché i giocatori che vanno a saltare ci credono ancora di più. E i loro movimenti, anche a livello inconscio, sono migliori”.
Ovviamente gli attaccanti devono essere a loro volta capaci.
“Devono avere centimetri e personalità per tradurre l’assist in gol”.
Carlos Augusto non è altissimo, però sa staccare benissimo.
“Assolutamente. Nel Palermo avevo Migliaccio che sapeva inserirsi e segnava molto, stesso discorso per Gonzalo Rodriguez, che non è un gigante, alla Fiorentina. In generale l'allenatore deve trovare il giusto vestito per i propri atleti”.
L’Inter è tra le migliori squadre d'Europa sulle palle inattive, con 20 gol segnati in A.
“Sì, sono forti e in convinzione, anche questo fa la differenza”.
Quali contromisure possono adottare gli avversari?
“Sicuramente, la raccomandazione che darei ai miei calciatori quando affrontano l’Inter è di evitare il più possibile di buttare la palla in corner (ride, ndr). Battute a parte, sono convinto che chi affronti i nerazzurri cerchi di prepararsi al meglio in settimana sui piazzati”.
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