Walter Zenga, ex portiere dell'Inter, è intervenuto in occasione della Milano Football Week organizzata dalla Gazzetta dello Sport a Milano. Queste le sue parole su Francesco Acerbi, riportate da TMW:

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Zenga: “Caso Acerbi? Rinunciare alla Nazionale non è carino, la mia regola è…”
Quanto si soffre a vedere la nazionale soffrire?
"Quando la nazionale o una squadra italiana vincono e sei all’estero sembra quasi che tu stesso abbia vinto. Al contrario invece è un boomerang".
Ti aspettavi finisse così con Spalletti?
"Non mi aspettavo che finisse così con Spalletti, ma non mi aspettavo che continuasse dopo l’Europeo. Nel percorso dopo l’Europeo sembrava ci fosse stata una rinascita. Però abbiamo vinto un Europeo, è una situazione difficile da decifrare. La vittoria dell’Europeo non è stata un miracolo, anche se è stato spostato per il Covid".
Il problema della nazionale è la mancanza di qualità o stanchezza? O l’atteggiamento dei calciatori?
"La stanchezza lasciamola perdere. Secondo me comunque il campionato non deve avere una pausa così lunga. Non c’è comunque un fattore identificabile".
Cos’hai pensato del caso Acerbi?
"Io seguo una regola: non parlare di me se non hai parlato con me. Oggi poi con i social è un delirio. Rinunciare alla nazionale non è carino, però non sapremo mai cosa si sono detti e come sono andate le cose. Parlo per le ipotesi senza sapere le cose come stanno".
Gattuso può essere l’uomo giusto per la Nazionale?
"Ha un curriculum internazionale. Bisogna farsi trovare al posto giusto e al momento giusto. E Rino ora ha questo dalla sua parte".
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