Ha allenato Simone Inzaghi alla Lazio: avrebbe mai immaginato che in panchina sarebbe stato più bravo che in campo?
"Beh sì, perché è stato sempre un ragazzo a modo e molto intelligente. Uno che cercava sempre di imparare, sotto tutti gli aspetti. Era un gran bel professionista da calciatore e da allenatore sta facendo altrettanto bene".
L'Inter ha avuto pazienza con lui, confermandolo anche dopo aver perso uno scudetto che tutti consideravano vinto.
"Nel calcio la pazienza è importante perché ci sono sempre dei periodi in cui non si riesce a fare risultato. Ma è proprio in quei momenti che devi avere la convinzione di poter cambiare la tendenza. Anche la pazienza, però, deve avere un limite".
Si riferisce a Thiago Motta?
"No, assolutamente. Sono convinto, anzi, che abbia bisogno di un altro po' di tempo perché la sua è una squadra giovane, con tanti giocatori nuovi. Sinora, in campo internazionale ha fatto abbastanza bene, mentre in campionato ha collezionato qualche pareggio di troppo".
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