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Acerbi, notte da leone: ora sotto al prossimo. “Pareva destinato all’addio, ma ora l’Inter…”

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Il difensore dell'Inter, a 37 anni, è stato decisivo in difesa, ma ha siglato il gol che ha portato la squadra di Inzaghi ai supplementari
Andrea Della Sala Redattore 

Decisivo. Sempre e comunque. Francesco Acerbi ha dimostrato di essere un giocatore fondamentale per questa Inter. E non solo perché stoppa e annulla qualsiasi attaccante gli si pone davanti, ma anche per il carisma e la personalità con cui scuote i compagni e gli fa rialzare la testa. E poi quel gol, il 3-3 che manda l'Inter ai supplementari. Decisivo.

"Non dite mai al leone di arrendersi, perché sarà solo fiato sprecato. Il leone è sempre lucido, pure quando San Siro è ammutolito, i compagni scoraggiati e Yamal è lì che punta Sommer e prende il palo. Perché ognuno fa con quel che ha a disposizione. Flick alla fine butta dentro Lewandowski, Inzaghi invece guarda Acerbi decidere di fiondarsi lì davanti a fare a sportellate, vicino a Thuram e Taremi. Bella pensata: cross di Dumfries e il leone sul primo palo che neppure un attaccante da mille gol fa una roba così. Via la maglia, via tutto: la fiamma si riaccende, altri 30 minuti di vita. E che vita. La vita di Frattesi, pure, la vita di tutti gli interisti. La vita che si allunga fino a Monaco, 31 maggio: buon viaggio", La Gazzetta dello Sport esalta il difensore dell'Inter.


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"Acerbi, per dirne una, ha due anni in più del papà di Yamal. E come correva, però. Pure quando s’è rimesso dietro a marcare Lewandowski: l’avete visto il polacco? Giusto su un colpo di testa spedito in curva, buono per divorarsi il 4-4. Il nostro, intanto, era in piena trance agonistica. Centravanti vero o falso nueve, per lui poco cambia: li ferma tutti, li blocca tutti, si esalta con tutti. Tanto che gli avversari hanno pure provato a provocarlo. Storia di fine primo tempo, dopo il 2-0 su rigore di Calha. Acerbi si allaccia in mezzo al campo con Inigo Martinez e poi con mezzo Barcellona. Il motivo sarebbe uno sputo ricevuto proprio dal difensore del Barça. Hanno dovuto portare via il leone con la forza, i compagni, per evitare che reagisse".

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"Meglio tenere le energie per cose più importanti, per un gol al 93’ ad esempio. Del resto, una semifinale di Champions non si gioca tutti gli anni, una finale meno che mai. Acerbi ora avrà l’occasione di rifarsi dopo Istanbul, dopo quella partita in cui marcò Haaland: il destino, a 37 anni, ha deciso di dargli un’altra chance. Mancano 24 giorni, è giusto far partire il conto alla rovescia. La verità è che Acerbi non finisce mai. Contro la squadra con l’età media che pare uno scherzo, lo scherzo se l’è inventato lui. Simbolico che sia stato lui, 37 anni, a rompere le certezze dei ragazzi di Flick. Simbolico di un gruppo che sa di giocare l’ultima mano di poker della loro carriera. Tutto o niente. Per ora è tutto, a Monaco si vedrà. Acerbi, in ogni caso, ha già vinto. Ha convinto l’Inter a prendere un indirizzo diverso sul mercato, lui che pareva destinato all’addio. Ma come rinunci, a uno così?", rivela Gazzetta.