LEGGI ANCHE
centro della difesa per farti trovare al centro dell’area opposta al 93’ di una partita del genere. Lo fai solo se hai passato una vita a difendere - la tua vita e la tua porta - e non vedi l’ora di attaccare anche solo per un attimo, a patto che sia quell’attimo", si legge nello stesso articolo sul difensore nerazzurro.
Continue rinascite
—"La maggior parte di noi avrebbe alzato bandiera bianca. È andata così, ci riproviamo il prossimo anno. Non Acerbi, forse perché di anni ne conta già 37 e sa che le probabilità di rigiocare partite del genere si assottigliano. Meglio farsi questi ottanta metri di corsa in più e sperare che Sommer rinvii verso Thuram e che Thuram apra per Dumfries e che Dumfries riesca a metterla in mezzo. Quel gol se l’è preso d’istinto, ma ci ha lavorato tutta la vita. Non puoi nemmeno dirgli che è stato casuale, che era lì su un corner come da prassi, no: era lì perché voleva esserci. Qualcuno penserà che è una questione di fede ed è così, ma in sé e nei compagni. E in Inzaghi che lo ha chiesto e ottenuto quando c’era da completare il reparto, nel 2022, e lo ha aspettato quest’inverno quando l’operazione per la pubalgia aveva lasciato qualche retaggio. Anche in quel periodo Acerbi si è messo al lavoro in silenzio, per poi tornare in campo come se non lo avesse lasciato mai, già in forma partita, già rodato. È una storia di continue rinascite poco sponsorizzate. A 37anni si può aver già vissuto due vite. Forse quel gol ha dato il via alla terza", conclude Savelli sul calciatore che ha cambiato il destino di Inter-Barcellona.
(Fonte: Libero)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
/www.fcinter1908.it/assets/uploads/202507/999cbc080ddf16c8f068dec67d58ddc1.jpg)