Al top a Monaco
—Poi sono stati i compagni a regalargli la gioia finale, vissuta con il cuore gonfio. Ma senza il suo sacrificio, l’impresa non ci sarebbe stata. Ora nel suo mirino c’è evidentemente Monaco di Baviera. L’occasione per prendersi una rivincita rispetto a Istanbul. All’ultimo atto, però, il Toro dovrà arrivarci con calma, attenzione e cautela. Lo sforzo dell’altra sera deve essere riassorbito. La coscia sinistra deve obbligatoriamente riposare. «Non ho finito bene, ma farò un lavoro per recuperare perché mancano tante partite importanti», ha detto a caldo. Mancano poco più di tre settimane alla finale e non sarebbe una sorpresa se Lautaro giocasse solo qualche spicciolo delle gare che restano per finire il campionato: di sicuro non ci sarà domenica contro il Torino, il resto si vedrà.
Spazio all'altra Inter
—Lo stesso discorso vale anche per altri nerazzurri. Sono diversi infatti quelli alle prese con acciacchi vari e stanchezza. Thuram, ad esempio, un altro che ha accelerato il recupero per giocare già a Barcellona. O Dumfries, l’interista più decisivo in semifinale con 2 gol e 3 assist, ma reduce da uno stop di oltre un mese. Anche Acerbi dovrà smaltire le tossine di una prestazione straordinaria. Lo stesso Pavard non verrà certo gettato nella mischia contro i granata. Ebbene, se sabato scorso, contro il Verona, di fatto era andata in campo una sorta di Inter B, l’undici che comincerà la sfida con il Toro non sarà molto differente. Ovvio che l’obiettivo sarà comunque prendersi i tre punti per tenere aperto il discorso scudetto. E’ chiaro, però, che l’altra sera, pure Conte era tra i più contenti per il successo interista…”, si legge.
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