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CorSera – Dall’Italia all’Europa, il denominatore è comune: l’inadeguatezza degli arbitri

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Il quotidiano parla dell'ultima giornata di Champions con due sconfitte per Atalanta e Milan e i bergamaschi penalizzati dall'arbitraggio
Eva A. Provenzano Caporedattore 

"Doveva essere un mercoledì da leoni e invece Milan e Atalanta cadono rovinosamente. Il Diavolo è tradito dalla papera di Maignan e non è la prima della stagione. La Dea da un rigore regalato al Bruges. Ma al di là degli episodi le responsabilità di rossoneri e bergamaschi nelle sconfitte sono evidenti". Così il Corriere della Sera racconta le sconfitte dell'Atalanta e del Milan rispettivamente contro Brugge e Feyenoord nelle gare di andata dei play off di Champions League.

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"La partita dell’Atalanta, in equilibrio sino al recupero, è decisa da un rigore senza senso. Dall’Italia all’Europa, il denominatore è comune: l’inadeguatezza degli arbitri. E l’uso scellerato di uno strumento fondamentale: la Var. Gianluca Rocchi si può consolare dopo gli errori macroscopici dei suoi discepoli, Feliciani, Pairetto e La Penna. Roberto Rosetti, l’allenatore dei fischietti internazionali, sta peggio di lui. La scelta del turco Meler per Bruges-Atalanta si rivela disastrosa", sottolinea il quotidiano spiegando che l'errore dell'arbitro nella gara dei bergamaschi è evidentissimo.


Il ranking

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"Anche l’Atalanta, come il Milan, non incanta. L’approccio alla partita è inadeguato... Due sconfitte che penalizzano il ranking dell’Italia, fondamentale per avere la quinta squadra nella prossima stagione. E i ritorni tra una settimana saranno complicati e ansiogeni. Solo la Juve parte in vantaggio, ma neppure i bianconeri possono stare tranquilli. A Eindhoven la protezione di un gol potrebbe non bastare a una squadra giovane ma insicura. E l’insicurezza non nasce dalla gioventù, ma dal fatto che il disegno di Thiago non è chiaro", conclude il Corriere a proposito delle italiane in Champions.

(Fonte: Corriere della Sera)