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Arbitri come pubblici ufficiali. Il Governo esamina l’emendamento

Arbitri come pubblici ufficiali. Il Governo esamina l’emendamento - immagine 1
L'ipotesi di equiparazione sta diventando concreta per tutelare i tanti arbitri aggrediti sui campi di calcio
Eva A. Provenzano Caporedattore 

Gli arbitri potrebbero essere equiparati ai pubblici ufficiali. Dopo un mese dall'ipotesi di modifica dell’articolo 583 quater del codice penale arrivano in Commissione due emendamenti, uno della Lega e uno di Fratelli d'Italia, che verranno presentati martedì all'interno del decreto sicurezza. A novembre scorso la Camera dei Deputati aveva approvato all'unanimità un ordine del giorno presentato dal PD proprio in merito alla sicurezza per gli arbitri. 

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"Sarebbe un appoggio bipartisan. Eppoi, chi si metterebbe contro? Basta guardare le immagini di giovani arbitri picchiati e malmenati in campo da tifosi, giocatori, allenatori. Sarebbe triste se diventasse una battaglia politica. La modifica presentata dall’AIA al Ministro dello sport, e alla quale sono ispirati i due emendamenti, tende ad equiparare gli arbitri ai professionisti sanitari o socio-sanitarie e ai servizi di sicurezza complementare (pensate agli steward, per rimanere nell’ambito dello stadio), con pene da due a cinque anni (ma anche più pensanti, in caso di lesioni gravissime)", si legge su TuttoSport. 


«È una battaglia di civiltà. Ringrazio tutti coloro che sono al nostro fianco e sogno un’approvazione politica unanime di questo provvedimento, sarebbe un segnale bipartisan chiaro al mondo del calcio e non solo da parte dello Stato», ha detto Zappi, il presidente dell'AIA.

(Fonte: TS)