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Da una parte Yildiz, dall'altra Calhanoglu. Dopo la pesante sconfitta della Turchia per 6-0 contro la Spagna, i due si ritroveranno uno di fronte all'altro nel derby d'Italia tra Juve e Inter.
"Yildiz brilla e sogna, Calhanoglu brillava e vuole tornare a farlo. «In campo cammina? Non scherziamo, so quello che ci può dare Hakan, lo sanno tutti: ha passato mesi un po’ così e non va dimenticato che viene da due mesi di stop per infortunio», la difesa, d’ufficio, di mister Chivu. Calha, oggi allo Stadium, ci sarà dopo i 68’ contro l’Udinese e la tribuna — colpa di una vecchia squalifica — all’esordio di stagione con il Torino. Sessantotto sono anche i minuti vissuti in campo dalla mente nerazzurra nella già citata disfatta di Konya domenica sera. Quando rivedremo l’architetto del centrocampo interista girare di nuovo a mille? L’estate che sta per terminare, in effetti, ha tolto al 31enne turco un bel po’ di serenità: la tentazione di riprendere la via di casa — il Galatasaray non ha mollato l’obiettivo —, il viaggio in America solo per far ritorno a Milano dopo un’ecografia e senza nemmeno un istante in campo, il botta e risposta a distanza con Lautaro prima dei sorrisi, uno accanto all’altro seduti su un divano. L’Inter ha bisogno di Calhanoglu, Calhanoglu della vera Inter e un pomeriggio come quello dello Stadium sembra fatto apposto per riannodare i fili di una storia ingombrante", scrive La Gazzetta dello Sport.
"Kenan va di fretta: in un anno si è messo nelle condizioni di essere paragonato ai migliori d’Europa e, ora, l’Europa lo guarda. Hakan era il centro del mondo nerazzurro quando il giovane, giovanissimo amico e connazionale, il 4 febbraio 2024, fu schierato da Massimiliano Allegri titolare a Milano per la prima volta contro l’Inter: Yildiz perse, ma ruppe il ghiaccio nel derby d’Italia. Calhanoglu potrebbe finire al Galatasaray a gennaio, ne sono convinti in Turchia, ma sono solo voci, Kenan potrebbe, nei prossimi mesi, giurare ancora una volta fedeltà alla causa bianconera mettendo la firma sotto al rinnovo. Cose turche o, meglio, cose da Juve-Inter: il prodotto è cambiato, gli umori radicalmente opposti. A Kenan i tifosi chiedono di dare un senso alla nuova avventura appena cominciata con una magia che abbia il significato di candidatura scudetto, ad Hakan gli interisti pensano come si fa quando si vuole tornare a sognare. Uno sale, l’altro scende, uno vola, l’altro pensa: Yildiz, oggi, fa innamorare, Calhanoglu fa riflettere. «Non è vero che cammina per il campo...», così Chivu del suo regista. «Non gli devo spiegare niente, fa tutto da solo e lo fa bene...», così Tudor del suo gioiello. All’ora di cena sapremo se saranno state cose turche allo Stadium: di sicuro, da loro passano le emozioni da derby d’Italia", aggiunge Gazzetta
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