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Capello: “L’Inter ha giocato per perdere tempo. Mai avrei pensato che…”
Dell'ultimo turno di campionato e del finale che pare ormai scontato ha parlato, sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, l'ex tecnico Fabio Capello
"Non avrei mai pensato che una squadra esperta come l’Inter buttasse via il campionato in questo modo. E a questo punto, a una giornata dalla fine del torneo, credo proprio che per il Napoli sia fatta: ha conservato, sia pur con qualche patema contro un Parma che in casa si è confermato avversario molto ostico per le “grandi”, la lunghezza di vantaggio in classifica sui rivali e domenica prossima affronterà un Cagliari aritmeticamente salvo, mentre Inzaghi e i suoi andranno a Como al cospetto di una squadra pure, come i sardi, ormai tranquilla, ma che vorrà chiudere in bellezza davanti al proprio pubblico un torneo condotto con un piglio autorevole e un gioco assai brillante per essere una neopromossa".
Contro la Lazio i nerazzurri, ancora una volta, si sono rilassati dopo essere passati in vantaggio. Soprattutto dopo il gol di Bisseck a fine primo tempo, ha smesso di giocare nel secondo. Ha mollato completamente fino al pareggio di Pedro, poi ha avuto la forza di ritrovare energia e voglia, riuscendo a riportarsi in vantaggio grazie ancora a un calcio piazzato, vero punto di forza degli interisti, bravissimi nello sfruttare la fisicità di tanti di loro, nella fattispecie Dumfries. Ma il rigore provocato da un fallo di mano dello stesso Bisseck ha permesso a una Lazio brava nel non arrendersi di riagguantare per la seconda volta la parità. Gli ultimi dieci minuti sono stati fenomenali perché tutte e due le squadre hanno provato a vincerla, anche se devo dire che l’Inter ci è andata più vicina.
Resta il fatto che, come dicevo prima, gli uomini di Inzaghi, come troppo spesso gli è successo nel recente passato, si sono rilassati, inspiegabilmente e colpevolmente. L’Inter del primo tempo a un certo momento dominava, voleva vincere, voleva fare il gol. Questa Inter non si è vista nel secondo tempo, ha giocato a perdere tempo. È stata meno attenta e veloce, si è addormentata. E non è una questione di calo fisico, perché negli ultimi minuti, dopo il 2-2 laziale, erano tutti lì che correvano come pazzi. No, è un fatto di testa, mentale. Probabilmente il desiderio di risparmiare energie, pensando inconsciamente anche alla finale di Champions, forse la paura di un infortunio muscolare, che a questo punto della stagione è dietro l’angolo, ha fatto tirare i remi in barca alla squadra. Peccato per loro, perché il Napoli delle ultime uscite non è quello di qualche mese fa. Ma a maggior ragione va dato merito a Conte di aver probabilmente portato a compimento un’impresa che a inizio campionato in pochi pronosticavano, e forse ancor più dopo che a gennaio il tecnico del Napoli si è visto orfano del suo giocatore di maggior classe, quel Kvaratskhelia ceduto al Psg. L’Inter rimane la squadra con la rosa più profonda del campionato, bravo Inzaghi a far ruotare i giocatori nell’ultimo periodo, ma evidentemente qualche acciacco di troppo (Lautaro, Thuram) e, appunto, un calo mentale della squadra, hanno permesso ai rivali di mantenere quel punticino di vantaggio che a fatica ma con merito sono riusciti a difendere finora.
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