La quarta coppa in gioco, quella del ranking Uefa, non è un dettaglio insignificante per un movimento in discreta difficoltà come quello italiano. A fine anni 90 eravamo i primi. Poi è cominciato il declino, superati dall’Inghilterra che monetizzava finalmente in campo la sua superiorità economica, dalla Spagna che esaltava Messi e Ronaldo, e anche dalla Germania solida e affidabile ci aveva relegato al quarto posto della classifica continentale.
"Bruges-Juve e Bologna-Borussia stasera, e Milan-Girona domani, hanno un significato in più: belgi, tedeschi e spagnoli sono rivali diretti. Tutto da vedere che Portogallo e Belgio riescano a tenere questo ritmo per l’intera stagione. Alla fine, dovrebbero essere Liga e Bundesliga le avversarie da tenere a distanza. Il contributo nelle altre coppe di Lazio e Fiorentina (qualificate) e Roma (a un passo dai playoff) sarà decisivo. Perché è bello avere otto club in Europa, ma il rovescio della medaglia è che i punti conquistati si dividono per il numero di squadre qualificate. Più restiamo, meglio è", scrive Gazzetta.
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